In collaborazione con AstraZeneca e WALCE Onlus
Amici, la mia collaborazione con Semplicemente IO, un progetto innovativo con il patrocinio di WALCE ONLUS (Women Against Lung Cancer in Europe), prosegue all’insegna della prevenzione e dei buoni comportamenti alimentari durante le varie fasi del trattamento oncologico. Nei precedenti post ci siamo concentrati su alcuni consigli prima e durante il trattamento, oggi invece voglio parlarvi della fase successiva.
Per il paziente trattato è molto importante impostare una dieta che possa contribuire a prevenire, limitare o combattere gli effetti collaterali del trattamento stesso, rappresentati principalmente da mucositi, nausea e spesso vomito.
I buoni comportamenti alimentari rappresentano un grande aiuto, è importante portare a tavola alimenti che possano contribuire a migliorare lo stato di salute in un momento così delicato. Quindi sì al pesce azzurro al cartoccio (evitiamo di cuocerlo nell’alluminio che rilascia spesso un sapore metallico a cui il paziente è sensibile, utilizziamo invece della carta forno) con qualche datterino (da preferire rispetto ad altri pomodori grazie al suo caratteristico sapore dolce, per evitare l’insorgenza di acidità di stomaco e nausea), olive e un pezzetto di zenzero (sempre utile per favorire la digestione e contrastare il senso di nausea). Questa tipologia di pesce ha un elevato contenuto di grassi (omega-3) ad azione anti-infiammatoria.
Sono benvenute anche alici, sarde e acciughe, ideali per condire una pasta senza glutine, magari di riso e quinoa, semplicemente con olio evo, scorza di limone e pinoli tostati.
Evitiamo proteine animali provenienti da carni rosse e conservate (maiale, manzo, agnello e cavallo) che possono produrre sostanze tossiche per la mucosa dell’intestino, inoltre possono favorire processi infiammatori a causa dell’elevata presenza di alcuni acidi. Limitiamo il consumo di carni bianche, optando sempre per la qualità! Poca ma buona, anzi buonissima.
Le proteine vegetali sono sempre la scelta migliore anche in questo caso, ma attenzione a non abbondare con le fibre perché le infiammazioni intestinali sono sempre in agguato, inoltre si verificano spesso anche sensibilità al glutine. Piuttosto che grano, orzo, segale, avena e farro, meglio optare per riso, quinoa, grano saraceno e miglio. Attenzione ai prodotti da forno, troppo induriti dalla cottura, possono risultare fastidiosi per il palato e per l’intestino.
In caso di diarrea ricordarsi di idratarsi, l’acqua è la miglior alleata, magari aromatizzata con zenzero e menta. Anche una semplice zuppa di miso ha una vera azione lenitiva e remineralizzante.
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