Amici lo so, è estate, fa caldo, e in vacanza (o alla fine di una giornata di lavoro) non vedete l’ora di rilassarvi con un aperitivo. Non voglio fare il guastafeste, ma la riduzione (e addirittura l’esclusione) del consumo di alcol rappresenta uno dei pilastri della prevenzione anticancro, inserita nelle 10 regole del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro e nelle 12 raccomandazioni dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’OMS.
Diamo qualche numero. Sono 34 milioni gli italiani che consumano bevande alcoliche. 8 milioni sono consumatori a rischio (ne bevono troppo), di questi 720.000 sono classificati come consumatori pesanti e solo un decimo fra questi ultimi (70.000) viene indirizzato a servizi di supporto, il 90% dei “forti bevitori” resta invece sommersi.
Quando il consumo di alcol viene considerato dannoso? Partendo dal presupposto che le variabili sono molte, sia rispetto all’individuo (sesso, età, peso, condizioni di salute), sia rispetto alla tipologia di alcolico e alla modalità di consumo (una quantità di alcol distribuita durante la settimana ha effetti diversi che la stessa quantità assunta tutta insieme il sabato sera, per esempio), le dosi raccomandate dall’OMS per mantenersi ad un profilo di “basso rischio” (che non corrisponde a rischio zero) sono 20 g giornalieri per l’uomo e 10 g per la donna (rispettivamente 2 e 1 bicchieri di vino).
Per gli anziani, tra le categorie più a rischio, la soglia si abbassa, mentre per bambini e adolescenti il divieto è tassativo. Per capire a cosa corrispondono queste quantità, considerate che una lattina di birra da 330ml e un bicchiere di vino da 125ml a media gradazione contengono appunto 12 gr di alcol.
Poi ci sono le calorie. L’alcol è considerato un nutriente non indispensabile. E’ calorico, ma non apporta nutrienti. In sostanza ingrassa e non sazia.
Se è vero che tra le categorie più a rischio vi sono gli anziani e i giovani (anche perché l’alcol è tra i principali responsabili degli incidenti stradali), le donne devono stare particolarmente attente. Il consumo di alcol infatti espone la popolazione a un rischio più alto di sviluppare diverse forme di cancro (della cavità orale, della faringe, della laringe, dell’esofago, del colon-retto, del pancreas, del fegato) ed è stato dimostrato correlare con il tumore al seno.
Il consiglio quindi è di non bere alcolici e se proprio non si vuole evitare, limitarne fortemente il consumo.