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Limitiamo dolci e bevande zuccherate per proteggere i denti dei nostri bambini

Sweets on a table

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In inverno possono essere i biscotti e le torte. In estate, i gelati. Fatto sta che i nonni sono spesso troppo generosi nell’offrire i dolci ai loro nipoti. Ovvero – e parlo anche da padre – ai nostri figli. Un atteggiamento bonario e affettuoso, che può però nascondere diverse insidie per la salute.

Non soltanto sovrappeso e obesità sono infatti i rischi (a lungo termine) legati a una dieta ipercalorica. L’eccesso di zuccheri è infatti alla base anche della crescente diffusione delle carie dentali nei più piccoli. Anche nei primi anni di vita, caratterizzati dalla presenza dei denti da latte.

Da qui l’aggettivo cariogenico coniato per definire alimenti e bevande particolarmente ricchi di zuccheri (soprattutto semplici). E come tali una minaccia per la tenuta dei denti, a tutte le età.

Se i nonni eccedono con i dolci per i nipotini

A far suonare l’allarme, per quel che riguarda i più piccoli, è una ricerca pubblicata sul «Journal of the American Dental Association». L’istantanea riguarda gli Stati Uniti: il 72 per cento delle mamme intervistate ha dichiarato che i nonni offrono regolarmente ai propri figli bevande e alimenti zuccheri (quasi sempre con una frequenza superiore a quella che il bambino registra invece nella propria abitazione), ma poco più della metà di esse ha affrontato la questione con i propri genitori o suoceri.

Un aspetto – mi rendo conto – non semplice. C’è infatti da tenere conto del nuovo rapporto che viene spesso a instaurarsi tra le nuove mamme e i papà e i rispettivi genitori, nel momento in cui la famiglia si allarga con l’arrivo di un bambino. Occorre tenere in considerazione anche il legame preesistente tra genitori e figli, così come il ruolo (spesso centrale) che i nonni rivestono nel supporto alla nuova famiglia e nell’assistenza ai più piccoli nelle ore diurne.

In Italia quasi 1 under su 2 ha già avuto una carie

Un contributo salvifico, che non deve però tradursi nell’introduzione di scelte e comportamenti poco graditi ai genitori. Ma soprattutto su cui non investire per la salute del nipotino o della nipotina in questione.

È un dato di fatto: più ricca di zuccheri è la dieta, maggiore è l’incidenza delle carie. Un problema che si avverte anche nel nostro Paese, con piccoli pazienti costretti a finire sul lettino del dentista anche prima dei due anni. I dati più recenti ci dicono che quasi 1 bambino su 2 entro i 13 anni ha già avuto esperienza di una carie.

Oltre alla prevenzione attraverso la dieta, fondamentale si rivela l’igiene orale. Un passaggio non semplice da far digerire ai più piccoli, ma di importanza assoluta. I denti vanno lavati fin dai primi mesi, ovvero a partire dalla loro comparsa.

Dai 2-3 anni in avanti, poi, può essere lasciata anche più autonomia al piccolo. A patto, naturalmente, di controllare la qualità dell’igiene orale e di intervenire, se questa non dovesse rivelarsi sufficiente.

Attenzione soprattutto se si porta l’apparecchio

Con il completamento della dentizione permanente, tra i 12 e i 13 anni, i ragazzi possono cominciare a utilizzare spazzolini e dentifrici come quelli dei propri genitori. Facendo particolarmente attenzione all’igiene orale nel caso in cui indossino un apparecchio, che comporta quasi sempre un maggior accumulo di residui alimentari tra i denti.

Ovvero la linfa che alimenta i batteri responsabili della formazione delle carie.

Per saperne di più:

Emerging cancer trends among young adults in the USA: analysis of a population-based cancer registry, The Lancet Public Health

A global epidemic of cancer among people younger than 50 could be emerging, Cnn

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