La Pasqua, a tavola, è sinonimo di dolci in abbondanza. Un piacere per il palato, di cui non bisogna privarsi. Ma che va gestito, se la persona interessata ha problemi di salute e nei confronti dei bambini.
Non negare l’uovo ai bambini, per carità. Né tanto meno la colomba, se gradita. Ma evitare di sovraccaricarli di zuccheri e di usare i dolci a scopo compensativo.
Questi gli obiettivi da raggiungere nei prossimi giorni, in cui la cioccolata farà capolino in ogni angolo della cucina (e forse non solo).
Dolci pasquali: meglio consumarli a colazione
Una colomba in casa la possiamo tenere, purché però non venga utilizzata per fare lo spuntino. O per i momenti di fame improvvisa. Come eccezione rispetto alla quotidianità, riserviamola piuttosto alla prima colazione.
Se poi siamo abituati alla colazione pasquale, è il momento di concederla a noi e ai bambini: con il dolcetto, la corallina, eventualmente pure la torta al formaggio.
Per ridurre l’impatto, possiamo trasformarla in un brunch: evitando così di rimetterci a tavola poche ore dopo. E trasformando magari il pomeriggio in un momento utile per smaltire.
A merenda spazio a frutta e verdura
A quel punto la merenda può rappresentare un’occasione per compensare gli eccessi dei giorni precedenti e della mattina di Pasqua.
Uno spuntino a base di frutta (banane, fragole) è una buona idea. Così come un piatto di verdure già pulite (come pomodori, finocchi, carote, sedano e peperoni) può essere utile a fronteggiare i momenti di fame improvvisa.
E se i bambini storcono il naso, in questo periodo in cui abbiamo più tempo a disposizione, possiamo sperimentare insieme a loro nuove preparazioni. Facendo macedonie, spiedini o un dolcetto cucinato insieme. E usando magari la polpa della frutta al posto dello zucchero e la farina integrale.
La cioccolata fa bene anche ai bambini (in piccole dosi)
Dal punto di vista nutrizionale, il cioccolato è un alimento ricco di magnesio, fosforo e flavonoidi, preziosi nel combattere l’azione dei radicali liberi e dunque contrastare l’invecchiamento cellulare.
Per i bambini è particolarmente importante che il cioccolato sia di ottima qualità e deve essere offerto in piccole dosi. Sempre meglio proporlo dopo i due anni, tenendo conto di possibili reazioni allergiche. L’ideale sarebbe il fondente, che però spesso non è amato dai più piccoli per il sapore amarognolo. La Pasqua può essere quindi una buona occasione per farli abituare, magari preparando tutti insieme dei biscotti con qualche scaglia di cioccolato fondente.
Da evitare, invece, di comprare le uova da parte dello zio che è lontano o della nonna che i bambini non possono vedere. Pensando così di sostituire la presenza con il regalo. Ci sarà comunque un’occasione per rifarci.