I miei canali social

Tumori: a cosa è dovuto l’aumento dei casi negli under 50?

Indice

Non siamo al livello di un’emergenza. Ma la realtà va guardata dritta negli occhi, per non lasciarsi sorprendere.

I casi di cancro negli under 50 – ovvero in una fascia di popolazione prima colpita occasionalmente dalle malattie oncologiche – sono in aumento.

Un trend descritto inizialmente negli Stati Uniti. Ma che, con il passare del tempo, si è iniziato a registrare anche in Europa. E, nello specifico, nel nostro Paese.

I tumori più frequenti colpiscono anche prima dei 50 anni

Qual è il motivo che sta dietro l’aumento delle diagnosi di cancro tra i giovani adulti?

Questa è la domanda che si sono fatti i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital, negli Stati Uniti, analizzando i dati di incidenza del cancro globali. E focalizzandosi su 14 tipi di tumore che colpiscono gli adulti con meno di 50 anni. Analizzando i dati dei tumori al seno, al colon, ai reni, al fegato e al pancreas, i ricercatori hanno constatato un significativo aumento dagli anni ‘90 in poi, con la curva di incidenza globale cresciuta generazione dopo generazione.

«Le persone nate nel 1960, per esempio, hanno un rischio di sviluppare un cancro prima dei 50 anni più elevato rispetto a quello delle persone nate nel 1950. Prevediamo che questo livello di rischio continuerà a crescere nelle generazioni successive», ha affermato Shuji Ogino, tra gli autori dello studio pubblicato sulla rivista «Nature Reviews Oncology».

Ci si ammala prima a causa dei peggiori stili di vita?

Partendo dall’infanzia, i ricercatori hanno esaminato gli studi disponibili sui possibili fattori di rischio: analizzando le caratteristiche biologiche e cliniche dei tumori a esordio precoce rispetto a quelli a esordio tardivo.

Quello che è emerso è che fattori come lo stile di vita o la dieta – sempre più a tendenza occidentale anche nei Paesi a basso e medio reddito – possano aver contribuito ad un aumento dell’incidenza dei casi.

L’incremento dell’incidenza, inoltre, può essere accreditato solo in parte all’aumento della qualità e del numero di screening oncologici. Fumo, alcol, obesità e sedentarietà hanno un loro peso, così come il cambiamento nel tempo delle abitudini. Con un tempo dedicato al riposo di molto ridotto nei bambini, le ore di sonno negli adulti sono rimaste invariate.

Secondo il team di Ogino, 8 dei 14 tipi di tumori presi in riferimento sono legati al sistema digestivo, elemento che ha fatto pensare ad un coinvolgimento del microbiota intestinale.  Le diete odierne, infatti, che prevedono più bevande zuccherate e alimenti trasformati sin dall’infanzia, influiscono direttamente sulla composizione del microbiota intestinale, influenzando insieme ai cambiamenti nello stile di vita sia il rischio sia l’esito della malattia.

Servono studi fin dall’infanzia per avere conferme

Nonostante questo, i ricercatori hanno ammesso comunque che lo studio ha dei limiti. Servirebbero molti più dati, infatti, per confermare quanto lo screening e la diagnosi precoce incidano sul tasso di incidenza. Così come i vari fattori di rischio sul rischio di malattia.

Secondo gli autori, per raccogliere maggiori dati sanitari e abitudini di vita bisognerebbe coinvolgere bambini da seguire nel corso della vita: così da poter seguire meglio le tendenze globali in futuro.

«Gli studi di coorte longitudinali non solo sono più convenienti considerando i molti tipi di cancro che devono essere studiati, ma credo che ci forniranno informazioni più accurate sul rischio di cancro per le generazioni a venire», ha concluso Tomotaka Ugai, responsabile dell’analisi.

 

Per saperne di più:

Emerging cancer trends among young adults in the USA: analysis of a population-based cancer registry, The Lancet Public Health

A global epidemic of cancer among people younger than 50 could be emerging, Cnn

Condividi sui social

Altri articoli interessanti

Cerca sul sito