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Tumori: la mortalità in Europa continua a calare

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Nel 2023 i numeri assoluti dei tumori sono destinati a crescere. Sia quelli delle diagnosi sia quelli dei decessi. Una notizia a prima vista negativa, che sembra testimoniare un aumento della presenza delle malattie oncologiche nella nostra società. Così è, in effetti. Ma se più persone sono destinate ad ammalarsi, è anche perché viviamo sempre più a lungo. E una maggiore longevità porta con sé anche un rischio più alto di sviluppare una forma di cancro. Se il numero assoluto di decessi è destinato ad aumentare, come conseguenza soprattutto del progressivo invecchiamento della popolazione, la “frequenza” dei decessi continuerà con ogni probabilità a calare. Un dato apparentemente in controtendenza, ma in realtà segno della crescente efficacia delle cure disponibili, che garantisce un concreto impatto sulla salute dei pazienti.

Nel 2023 più di 1,2 milioni di vittime in Europa a causa dei tumori

Se si prende come riferimento il tasso di mortalità, che indica cioè quante tra le persone che si ammalano di cancro poi muoiono per causa diretta della malattia, l’impatto dei tumori sulla società continua a regredire. Merito, come detto, della combinazione tra aumento delle diagnosi precoci (anche se resta da quantificare l’impatto negativo avuto soprattutto dai primi anni della pandemia di Covid-19) e dalla possibilità di ricorrere a un armamentario terapeutico più vasto ed eterogeneo. Oltre che dell’attenzione all’impatto di alcuni fattori di rischio (su tutti, il fumo di sigaretta). Stando alla ricostruzione dell’andamento delle malattie nel continente europeo, stilata partendo dai dati relativi ai decessi in possesso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i ricercatori coordinati da Carlo La Vecchia hanno diffuso le stime relative alla mortalità per cancro nel 2023. Dai risultati, pubblicati sulla rivista “Annals of Oncology”, emerge che nell’anno in corso sono attese 1,26 milioni di vittime provocate da una malattia oncologica.

In calo la mortalità per tutti i tumori (tranne che per quelli di polmone e pancreas)

I ricercatori hanno analizzato i tassi di mortalità per cancro nell’Unione Europea e nei suoi cinque Paesi più popolosi: Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna. Sono stati studiati i dati di mortalità (per entrambi i sessi) per le leucemie, per il tumore dello stomaco, del colon-retto, del pancreas, del polmone, della mammella, dell’utero, dell’ovaio, della prostata e della vescica. I risultati ottenuti hanno decretato un calo diffuso nella mortalità per tutte le malattie, con due eccezioni: l’adenocarcinoma del polmone (nelle donne) e quello del pancreas (in entrambi i sessi).

Focus sul tumore del polmone

Rispetto al picco di mortalità per cancro registrato nel 1988, i ricercatori stimano che nell’anno in corso nell’Unione Europea saranno evitati circa 5,9 milioni di decessi. Alla base di questo trend, vi è la cessazione del consumo di tabacco: finora però rilevata soltanto tra gli uomini. Prova ne è il fatto che il tasso di mortalità per tumore del polmone tra le donne continua ad aumentare: soprattutto tra coloro che sono in età più avanzata. Esaminando nel dettaglio le fasce d’età, si prevede una diminuzione nel tasso tra i 25 e i 64 anni. Questo è dovuto al fatto che le donne attualmente con età compresa tra i 45 e i 64 anni hanno fumato meno e hanno smesso prima rispetto a quelle nate negli anni ’50, aggiunge Matteo Malvezzi, ricercatore dell’ateneo meneghino. L’impatto del fumo è significativo anche sul tumore del pancreas, che non mostra miglioramenti tra gli uomini e aumenta nelle donne. Tra un quarto e un terzo di queste morti, infatti, può essere attribuito al tabagismo.

I fattori di rischio da non trascurare

Secondo i ricercatori, per fare in modo che la proiezione tracciata da La Vecchia diventi realtà, la partita della prevenzione deve chiamare in causa anche l’adesione ad alcune campagna vaccinali (HBV e HPV) e agli screening, la riduzione del consumo di bevande alcoliche e il controllo di sovrappeso, obesità e diabete. Fattori di rischio, questi ultimi, “per i tumori al seno dopo la menopausa, all’endometrio e al colon-retto”, è quanto ribadito nella ricerca. Un riferimento viene fatto anche al cancro dello stomaco. “Sebbene i tassi di mortalità siano in calo, grazie a una migliore conservazione degli alimenti, all’adozione di diete più sane e alla diminuzione delle infezioni da Helicobacter pylori, circa un terzo dei tumori allo stomaco oggi si verifica nel cardias – hanno aggiunto gli autori –. Questa malattia è associata al sovrappeso, all’obesità e al reflusso gastroesofageo”.

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